BENE IL MASTERPLAN DELLE ALBERATURE STRADALI, MA SE SI PONE RIMEDIO ALLE MAGGIORI CRITICITÀ IRRISOLTE DELLA GESTIONE DEL VERDE DI ROMA
BENE l'annunciato
MASTERPLAN* delle alberature stradali urbane realizzato da Roma Capitale in
collaborazione con il CREA, che interesserà l'intero territorio comunale e che
andrebbe a segnarlo con le forme significative di una stella cometa verde!
SERIO
E NECESSARIO l'intendimento di una rete di Alberate interconnesse, nel momento
in cui si intenda riempire con le chiome verdi di tanti alberi gli square
centrali delle innumerevoli ampie strade nude ed assolate e i parcheggi da
sempre in attesa del conforto del verde.
UN
VERO INTERVENTO DI RECUPERO URBANO la reintroduzione delle Alberate ai lati
delle strade Consolari, che vedrebbero un loro ridisegno in bellezza, quali
porte privilegiate di uscita/entrata della città: un’occasione per verificare,
in punta di diritto, i divieti del Codice della Strada a fronte degli interessi
storico artistici della moderna Forma Urbis.
Ci
mancherebbe! questi progetti sono parte del DNA di Italia Nostra da sempre!
Ma
che il MASTERPLAN non sia un ennesimo annuncio per gettare fumo negli occhi;
che non sia un ennesimo ballon d'essai; che non sia l’uso di una nuova
arma di distrazione di massa, insomma, per eludere i problemi irrisolti e le
prassi inaccettabili di questi due anni e mezzo di gestione degli alberi di
Roma.
Ora,
dunque, prima di passare ad altro, si diano piene rassicurazioni su:
- immediato inizio delle obbligatorie cure endoterapiche dei Pini, su tutti i Pini pubblici e privati, contro il parassita Toumeyella, che altrimenti li ucciderà, ora, prima della stagione più calda;
- emanazione di disposizioni vincolanti per gli operatori del verde che pongano fine alle capitozzature e alle potature fuori stagione, ora e per il futuro;
- disposizioni date a tutti gli Uffici per porre fine della prassi che non vede l’avviso dovuto ai cittadini degli interventi e degli abbattimenti programmati, fornendo per tempo perizie scientifiche e strumentali affidabili (basta VTA, basta perizie stilate dagli agronomi scelti dalle Ditte appaltatrici);
- fine degli "abbattimenti alla chetichella", quelli un po’ per volta, capaci di non dare nell'occhio, mascherati da lavori stradali, come è stato accertato da Italia Nostra nelle strade circostanti il Ministero degli Esteri;
- fermo immediato degli abbattimenti di alberi sani e rigogliosi, come ad es. quelli a Via Zambarelli, dettati da opinabili esigenze di viabilità: interventi di illogicità assoluta in questi tempi particolari di riscaldamento nelle città ed in strade particolarmente bisognose di ombra e di alberi maturi e frondosi;
- infine che si attui finalmente il censimento, con la promessa digitalizzazione, dei 320.000 alberi del patrimonio comunale (a partire dai 170.000, il 55% che sono i grandi alberi): digitalizzazione che dovrà certificare per ciascuno lo stato di salute.
Solo ad iniziare da questo e da una sana
partecipazione nella gestione degli alberi urbani, "bene comune" per
eccellenza, la Giunta Gualtieri potrà riconquistare la fiducia dei cittadini.