Beni culturali e paesaggio
LA TERRAZZA SUL TEVERE
A cura del Consigliere Catello Masullo, dicembre 2022
Municipio SECONDO

Denominazione del progetto UNA TERRAZZA SUL TEVERE PER L’INCONTRO, LA SOSTA ED I SERVIZI PUBBLICI VARI - (TAVOLO: patrimonio ambientale e culturale)
Soggetto proponente ITALIA NOSTRA CON ASSOCIAZIONE ABITANTI PRATO DELLA SIGNORA E ZONE COLLEGATE
Area di localizzazione dell’intervento A MARGINE DELLA CORSIA ESTERNA DELLA VIA OLIMPICA, ALTEZZA SVINCOLI VIA DEI CAMPI SPORTIVI, DALLA FERROVIA ROMA NORD AL PONTE SUL TEVERE
* allegare cartografia
La parte sud-ovest del comprensorio Tevere-Aniene, situata a nord della via Olimpica (via del Foro Italico) e ad ovest dell'incrocio con la ferrovia Roma-Nord, è sottostante la collina di Monte Antenne e si estende, in corrispondenza dell'incrocio della via Olimpica con via dei Campi sportivi, sia ad ovest che ad est dello svincolo. È ovviamente affacciata sul Tevere di fronte all'Ippodromo di Tor di Quinto, e si trova, dunque, in uno dei punti più importanti dell'intero territorio del Parco del Tevere nord. In questo punto, infatti, emerge un’area, che, se libera, costituirebbe una vera e propria terrazza sul fiume, alta circa nove/dieci metri sul livello dell'area golenale sottostante.
Questa ipotetica terrazza si estende allo stesso livello (cioè alla stessa altitudine) dell'adiacente via Olimpica (via del Foro italico) ed è in diretta connessione con la corsia della via Olimpica diretta verso il Foro Italico.
Circa 26 anni fa questo terreno, di proprietà pubblica, è stato dato in concessione ad alcune società artigianali espulse dalla sistemazione dell’incrocio Salaria-Olimpica, le quali, nel giro di pochi anni, si sono trasformate tutte in attività commerciali ed hanno edificato sul sito vari capannoni e depositi. In una situazione di degrado urbanistico.
La terrazza si presenta dunque oggi come un vasto parcheggio asfaltato con vari edifici e capannoni alti fino a sei/sette metri ed esercizi commerciali all'aperto per la vendita di automobili.
È evidente che un simile uso di un terreno così favorevolmente ubicato e infrastrutturato, dunque da considerarsi, senza esagerazione, "strategico" per l'intera area nord della città di Roma, è assolutamente inaccettabile. E costituisce uno spreco di patrimonio pubblico.
L'area è centrale rispetto al Parco del Tevere nord ed è completamente circondata da vaste zone verdi, da parchi e da pinete, è direttamente collegata alla via Olimpica e a via dei Campi sportivi (e quindi a una molteplicità di quartieri di Roma). E’ inoltre adiacente e anzi potrebbe essere direttamente collegata alla ferrovia Roma-Nord (che ha il suo capolinea a P.le Flaminio cioè a Piazza del Popolo), è affacciata sul Tevere esattamente di fronte al grande spazio verde dell'Ippodromo di Tor di Quinto. Infine, è adiacente sia alla grande area sportiva dell'Acqua Acetosa sia al Parco di Villa Ada. Si potrebbe creare sia un ponte pedonale e ciclabile sul Tevere, verso l’ippodromo di Tor di Quinto da un lato ed un altro collegamento con Monte Antenne-Villa Ada, dall’altro.
In conclusione: è una grande, lunga, splendida terrazza affacciata sul Tevere in uno dei tratti più belli del fiume.
Ma è oggi utilizzata semplicemente da 5 o 6 modesti esercizi commerciali -che di fatto la privatizzano- mentre la sottostante area golenale continua, incredibilmente, ad essere occupata da demolitori d'auto e da altre attività precarie ed incompatibili.
Per tutti questi motivi formuliamo la proposta di realizzare in questo luogo una grande "Terrazza del Tevere". Per la realizzazione si dovrebbe rialzare l'attuale livello del suolo di circa 3-5 metri, creando una collina artificiale con i lati in dolce pendenza naturalizzati a verde e realizzando, sulla sommità, una terrazza panoramica sul Tevere con gradevoli edifici limitati al solo piano terra per servizi di sosta e di ristoro. Sotto la terrazza così realizzata, dunque all'interno della collina artificiale, troverebbero comodamente posto (con i necessari affacci per continuare l'attività commerciale) le cubature degli attuali edifici ubicati sul sito ed altre ancora, ben più consistenti e largamente sufficienti per finanziare una straordinaria opera di restauro urbano.
Come abbiamo detto, il livello sottostante la nuova terrazza verrebbe occupato dagli esercizi commerciali, con accesso diretto delle automobili e relativi parcheggi e affacci, e dovrebbe di conseguenza avere un'altezza di oltre quattro metri. Si potrebbe valutare, inoltre, l’eventuale realizzazione di un secondo livello sotterraneo riservato al solo parcheggio. Questo eventuale secondo livello sotterraneo raggiungerebbe una quota di circa sei metri sotto il livello del suolo della via Olimpica.
La nuova terrazza si estenderebbe lungo l'intera lunghezza del territorio considerato, quindi dall'estremità ovest (a 150 metri circa dal ponte dell'Olimpica sul Tevere) fino alla ferrovia Roma-Nord all'estremità est. L'intero complesso dovrebbe, naturalmente, contemplare ampi spazi di parcheggio sia in superficie che in sotterranea. Questo ampio spazio attrezzato si presterebbe magnificamente ad ogni tipo di manifestazione o di evento quali quelli che invero con sempre più difficoltà si organizzano in luoghi storici del centro antico.
La proposta prevede infine la realizzazione di una nuova stazione della linea ferroviaria Roma-Nord, in corrispondenza della terrazza, dunque una stazione affacciata anch'essa, in modo spettacolare, sul Tevere.
In conclusione, la nostra proposta mira a realizzare un improcrastinabile restauro di questo comprensorio così prezioso per arricchire la città di un nuovo, prestigioso luogo di incontro, di sosta e di ristoro. Infine, a realizzare, se risulterà possibile e compatibile finanziariamente, un nuovo parcheggio di scambio sulla direttrice della via Olimpica in corrispondenza della eventuale nuova fermata della ferrovia Roma Nord. Proposta tesa a dare grande impulso all'uso di questa linea metropolitana.
Più in generale, occorre riflettere sul fatto che, sempre più ampi spazi della nostra città sono stati occupati dal traffico e dalle automobili in sosta e questo sta rendendo la città sempre più povera di luoghi d'incontro o di raduno all'aperto o di semplice appuntamento.
P.S. A MIGLIOR CHIARIMENTO DEL SENSO DELLA PROPOSTA SI ALLEGA LO STUDIO PREDISPOSTO NEL 1996 DA ITALIA NOSTRA, SU INCARICO DELL’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DI ROMA, PER LA ISTITUZIONE DEL PARCO FLUVIALE DEL TEVERE NORD, TRA PONTE MILVIO E IL GRA
