CON LA MORTE DEI SUOI PINI MUORE ANCHE IL “MITO” DI OSTIA
Intere pinete destinate a soccombere per noncuranza.
Chiediamo cure immediate e tempestive per evitarne la distruzione da Toumeyella Parvicornis.
Il mare davanti e una corona continua di pinete alle spalle, da Castelporziano - Castelfusano a Sud, alle Acque Rosse -Tor San Michele a Nord. Da questo meraviglioso dono ambientale di partenza nel 1996 era nata persino una Riserva nazionale statale del litorale romano. Ci è appena giunta, purtroppo, da parte del notiziario "Ostia informa" un filmato drammatico https://www.facebook.com/share/p/rzvkP1rcC3diLEAf/ della alberata di Pini della via del Mare - un tempo a più file e rigogliosa come la vedevamo solo un anno fa - oggi gialla e morente.
Stesse notizie arrivano addirittura a descrivere uno stato di grave sofferenza di tutta la monumentale alberata di Pini della Colombo dal Grande raccordo anulare alla Rotonda del Lungomare. Aggiungiamo la drammatica scomparsa dell'intera pineta di Castelfusano e il quadro di una tragedia ambientale e paesaggistica è pressoché completo. Di fronte a tale drammatico scenario, dobbiamo far rilevare che le cure obbligatorie con endoterapia a base di abamectina mancate o tardive, o inadatte o non ripetute annualmente, stanno seminando la morte di altri pini anche dentro lo stesso abitato di Ostia.
Tutti i parchi pubblici e le pinete nell’abitato appaiono in enorme sofferenza, come il parco della Madonnetta con 59 pini e i 75 dei parchi Pallotta e dei Fusco. Si stanno perdendo ineluttabilmente moltissime, meravigliose alberature anche sui viali, dove venendo a mancare i pini, interi quadranti abitati rischiano di restare totalmente sprovvisti di alberi come, ad esempio, il quartiere Infernetto, che senza interventi di cura tra qualche anno sarà completamente spoglio, con grande impatto sulle temperature e la qualità della vita.
Le norme per le cure obbligatorie dei Pini attaccati dalla Toumeyella Parvicornis ci sono e sono indifferibilmente obbligatorie per tutti. Enti pubblici e privati. Siamo di fronte, a Roma, ad oasi verdi pubbliche e private fatte in gran parte di pini sani e rigogliosi. Questo sta a significare che le cure ben fatte e ripetute annualmente salvano questi alberi simbolo di Roma e, se somministrate per tempo, li risanano anche.
Al di là della ricerca delle eventuali responsabilità per l’accaduto, riteniamo sia tempo di rimboccarsi le maniche e iniziare da domani un piano IMMEDIATO e INTENSIVO di cura di tutti i Pini di Ostia e di quelli che ci accompagnano nel cammino tra Roma e Ostia. Un piano meditato, studiato tra Campidoglio e Municipio, con possibili reintegri immediati e l’abbandono di ogni imperscrutabile e inspiegabile “ossessione anti-pini”, quale quella che ha portato a uccidere pini vivi e vegeti a via dei Pescatori.
CURE SUBITO DA DOMANI STESSO PER TUTTI I PINI TRA IL GRA E IL MARE DI OSTIA.
STA PER MORIRE, CON LA BELLEZZA DEI PINI E L’APPORTO ALLA SALUTE DEGLI ABITANTI, QUELLO CHE FU IL MITO DI OSTIA STESSA.