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CONTINUA SENZA SOSTA L'OPERA DI ABBATTIMENTI E PIANTUMAZIONI DI PINI IN VILLA ADA SAVOIA

Italia Nostra Roma
Villa Ada Savoia: la terza villa più grande di Roma, ma soprattutto rilevante per la sua biodiversità che ne ha fatto un Museo Vivente. Purtroppo è stata oggetto di tagli indiscriminati, motivati a volte, per quel che riguarda i Pini, dall’aggressione di un temibile parassita: la Toumeyella Parvicornis. Fortunatamente la nuova amministrazione sta provvedendo alla loro cura e alla ripiantumazione di nuovi alberi. Ma Villa Ada è e deve rimanere popolata di salutari Pini.

Ormai la soglia si attesta su circa 1.200 che sommati ai 1.200 abbattuti al contiguo Forte Antenne portano ad una perdita di circa 2200 alberi.

Fino a ieri metri cubi e metri cubi di legname giacevano a terra sia a Forte Antenne che sul Colle delle Cavalle Madri al confine con il Roccolo in Villa Ada caratterizzati dal candore della sezione e dall'intenso profumo di resine che li impregnano.
Ma il Sindaco Gualtieri ci dice che è partito un piano speciale di riforestazione in tutta Roma con finanziamento del Comune e per Forte Antenne partnership privati quali Nespresso Legambiente e AzzeraCo2.

Un milione di alberi a partire proprio dai mille di Forte Antenne per poi ampliarsi in altre zone della città.
Finanziamento 1 milione di euro.

Intanto sulle Cavalle Madri parte invece il progetto di riforestazione del Bilancio Partecipativo di 465.000 euro voluto dalle associazioni.
E spuntano i nuovi Pini con evidente soddisfazione.

Che dire degli ingenti abbattimenti?
Certo la Toumeyella Parvicornis e un altro pernicioso aggressore hanno distrutto molto del paesaggio e del bilancio di CO2 e Ossigeno del nostro quadrante. E come vediamo le motoseghe continuano anche perché ancora molti straordinari alberi si stanno ammalando.
 
Cosa si poteva o non si poteva fare?
Si potrebbe ancora intervenire sugli alberi per ora ancora non abbattuti?
Effettivamente si stanno applicando cure con prodotti a somministrazione ma forse non basta e sarebbe stato utile come già ordinato dalle linee guida del CFN del MIPAF nel settembre 2020 applicare lavaggi a forte pressione e azione sul terreno dell'impianto radicolare peraltro parrebbero disattese con un qualche coinvolgimento degli organismi preposti.
Nel frattempo apprezziamo i nuovi Pini un segno di rinascita per la Villa che vanta la più estesa foresta urbana di Europa e che speriamo che gli organi preposti e competenti che ne detengono il destino e cioè in particolare il Comune di Roma e la Sovrintendenza vogliano conservare.
A tale proposito fu annunciato dall'architetto Tiziana Pescosolido responsabile del settore Ville storiche del Dipartimento Ambiente la creazione di un tavolo intermodale con la partecipazione di assessorati quali ambiente bilancio patrimonio lavori pubblici oltre ad agronomi forestali ed esperti del settore anche faunistico per risolvere i problemi complessi che la Villa riveste.
Anche la sovrintendenza naturalmente in cui è in capo la robusta vincolistica della Villa per i suoi manufatti e il suo paesaggio per evitare che scelte improprie di essenze non debba portare poi al trasferimento delle stesse.
Così come in principio si è dovuto trapiantare altrove parte di Lecci piantati in numero cospicuo nella zona della Finanzierà storico paesaggio di Pini.

Villa Ada è e deve rimanere popolata di salutari Pini.


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