INIZIA IN AULA GIULIO CESARE L’ITER PER L’ADOZIONE DELLA VARIANTE ALLE NTA DEL PRG DI ROMA CAPITALE: SENZA TRASPARENZA SULLE MODIFICHE ALLA PROPOSTA DI GIUNTA DELL’8 GIUGNO 2023 CONCORDATE DALLA MAGGIORANZA, SENZA LA PRELIMINARE PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO PREVISTA DALLA E SENZA CHE SIANO STATE RISOLTE LE SUE NUMEROSE CRITICITÀ
Pubblicato in Comunicati Stampa · Martedì 26 Nov 2024 · 3:00
ITALIA NOSTRA CHIEDE CHE SIA SOSPESO L’ITER DI ADOZIONE IN QUANTO I CRITERI ADOTTATI COSTITUISCONO UNA VARIANTE DI PIANO PARTICOLARMENTE CONSISTENTE CHE METTE IN CRISI IL SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE AVVENUTA CON L’INDIVIDUAZIONE DEI TESSUTI OMOGENEI: STRUMENTO ALTAMENTE INNOVATIVO E TUTTORA EFFICACE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO
Nelle audizioni presso la Commissione Urbanistica capitolina Italia Nostra Roma ha già fatto presente che quella alle Norme Tecniche di Attuazione proposta dalla Giunta con la Delibera dell’8 giugno 2023 non è una variante parziale, quale la si vorrebbe intendere, bensì si configura come una variante generale al PRG, tale da dover essere sottoposta alle procedure previste dalla ancor vigente legge urbanistica nazionale, compresa una valutazione ambientale strategica (VAS).
Non risultano inoltre essere stati svolti i processi di adeguata informazione e di partecipazione del pubblico prescritti dall’art. 62 della Legge Regionale 19/2022, che ha trasferito a Roma Capitale alcune funzioni in materia urbanistica. Ed ora, a conclusione di un lungo periodo di elaborazione, non è neppure conosciuto dai cittadini il testo dell’emendamento su cui, nella maggioranza, è stato raggiunto l’accordo che accompagnerà l’approdo dell’originaria proposta di Giunta in Aula Giulio Cesare. Verrà meno così ogni principio di trasparenza.
Il vigente quadro normativo di pianificazione e gestione del territorio di Roma Capitale, costituito dal PRG e dagli altri strumenti, è stato messo in crisi dall’intervenuta normativa regionale e nazionale, che qui si vorrebbe illegittimamente adottare all’interno della pianificazione. Nella fattispecie la Legge Regionale 7/2017 per la “rigenerazione urbana”, nata per il riordino funzionale delle periferie, è oggi strumento per smantellare la razionale disciplina urbanistica ed aggredire spazi di commercio edilizio pregiato quali quelli all’interno della Città Storica. Ciò avviene non solo con l’occupazione di aree inedificate e supposte disponibili, ma anche con i processi di demolizione e ricostruzione che – se dovessero corrispondere alle attese economiche poste alla base della revisione normativa - provocherebbero la disarticolazione funzionale dei quartieri e la mutazione di essi in termini di una edilizia di basso profilo. Per queste situazioni sono chiari esempi le esperienze di via Ticino e di villa Bianca. La variante alle vigenti Norme Tecniche di Attuazione del PRG di Roma Capitale approvata dalla Giunta Capitolina si inserisce in tale quadro determinando addirittura un abbassamento dei livelli di controllo organico della città. Gli strumenti oggi attivi non assicurano infatti la necessaria e doverosa tutela della Città Storica e nemmeno del sito Unesco e della sua zona cuscinetto istituita nell’Ottobre 2023.
Per tutte le ragioni esposte, Italia Nostra Roma rivolge pertanto al Sindaco, alla Giunta ed a tutti i Consiglieri Capitolini un pressante appello per la sospensione dell’iter di adozione della variante in questione, per gli indispensabili approfondimenti.