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LA PIAGA CHE SFIGURA ROMA

Italia Nostra Roma
Pubblicato in Comunicati Stampa · Giovedì 19 Dic 2024 ·  1:15
Sono in periferia su Prenestina, Casilina, Tiburtina, Colombo, Salaria, ed anche nella città storica come Prati, Viale Trastevere, Viale Parioli.
Sono comparsi inaspettati quali enormi televisori che cambiano immagine ogni 6/7 secondi. O che possono trasmettere brevi spot.
Sono cartelloni pubblicitari, questa volta retroilluminati, e che giungono alla misura dei classici 3 metri per 2, massima grandezza ammessa per gli impianti pubblicitari in Roma.
La perentorietà con la quale la potenza luminosa dei led invade lo spazio visivo è arrogante.
Invasivi, accecanti, insostenibili. Sono mille volte più inquinanti del paesaggio urbano dei cartelloni tradizionali stampati su carta o altro materiale, ma ad immagine fissa. Forse anche rischiosi per la circolazione.
In una città alla ricerca disperata di un nuovo decoro, e di un ordine che sappia giovare alla qualità della vita urbana, questa novità giunge inaspettata.
Palesemente pensata tutta a proprio favore e lucro dalla lobby degli impianti in concessione sugli spazi delle pubbliche vie ci torna a tempi bui della ingovernabilità dei cartelli pubblicitari. Un male che sembrava superato, già da 10 anni quando l'Assessore Marta Leonori della Giunta Marino, meritoriamente rimise tutto in ordine e tutti in riga.
Il Sindaco è al corrente?
Ritiene compatibile questo nuovo tipo di invasione pubblicitaria con i caratteri specifici della Capitale? Alla vigilia del Giubileo.
Attendiamo risposte.


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