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ROMA RIPARTE

Italia Nostra Roma
È troppo tempo che Roma è rimasta immobile, come fossilizzata. Non si sono realizzate nuove infrastrutture, mentre si sono degradate quelle esistenti. Roma non è più all’altezza dei nuovi tempi. Ci vuole un nuovo slancio. La nuova Amministrazione promette di essere all’altezza del compito e illustra il suo programma in un Convegno all’Auditorium.

Rigenerazione, Sostenibilità, Semplificazione Amministrativa sono le priorità della nuova Giunta Capitolina secondo l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia che ha aperto il Convegno. “Sì ai nuovi investimenti e per questo a breve sarà istituito un nuovo ufficio sulla rigenerazione urbana, che avrà il compito di seguire i progetti pubblici e privati per semplificare le procedure in modo che gli iter amministrativi non si impantanino.” Attraverso una sinergia tra Comune e Regione, i programmi di Rigenerazione urbana saranno ridimensionati mediante il riuso del patrimonio esistente, in luogo della creazione di nuovi edifici, in modo da calmierare gli affitti e realizzare servizi abitativi pubblici: tipo gli appartamenti in housing alla Muratella o in altre zone di Roma. Occorre completare i Piani di Zona. Importante è la riqualificazione delle periferie.

A Corviale c’è un vasto progetto di riqualificazione urbana, con la creazione di aree verdi, giochi per bambini, e connessione della fibra ottica: già 13.500 su 15 mila appartamenti ne sono stati dotati. Il fine è quello di realizzare la “Città della Prossimità” o dei 15 minuti.

Un'altra priorità è la valorizzazione dei luoghi pubblici attraverso la loro conversione, come sta avvenendo alla Città della Scienza a via Guido Reni. Importante è anche il ruolo degli scali ferroviari all’interno della città, come la Stazione Tiburtina, dove c’è già Istat, La Sapienza e in futuro il Tecnopolo. In sinergia con Ferrovie dello Stato, Agenzia del demanio, Cassa Depositi e Prestiti... In quest’ottica va inserita una nuova visione dell’area di Torre Spaccata, perché il problema non è solo il consumo di suolo sull’Agro Romano, ma anche la necessità di ricucire tre quartieri: da una cow boy economy occorre passare a una space economy, cioè da uno spreco di spazio a una razionalizzazione dello stesso. Per dirla con Petroselli, si deve accorciare non solo la distanza fisica, ma anche culturale tra centro e periferia. In quest’ottica, il Progetto Fori (che nasce da un’idea di Antonio Cederna con Italia Nostra) ne è un esempio.

Ma bisogna anche ricordare che l’area di Torre Spaccata è vicina a Cinecittà, luogo simbolo di Roma, che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Ora che è passato il tempo delle pellicole e si usa il digitale, Roma può diventare capitale dell’Audiovisivo, creando così un mercato circolare che attrae investimenti sani: attraverso spazi più ampi, più innovazione tecnologica, più ecosostenibilità a impatto zero, per interagire con i grandi operatori internazionali.

Roma Riparte. Non è solo uno slogan, ha sottolineato Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, ribadendo la necessità di un patto tra attori istituzionali, economici e sociali, perché se Roma riparte, riparte tutta la regione. Finora sono stati stanziati 240 milioni di euro per programmi di riqualificazione urbana.

Fabrizio Favara, chief strategy officer delle Ferrovie dello Stato, ha parlato dell’importanza del trasporto via ferro che attualmente è del 6%, con un tasso di inquinamento del solo 0,1%. A Roma, oltre alle 3 metropolitane, bisogna considerare anche il servizio offerto dagli 8 treni regionali: la ferrovia Ostiense-Monte Mario, per esempio, non si può considerare una linea extraurbana. Queste ferrovie sono invece essenziali per ricucire la città. Per quel che riguarda la Stazione Termini, bisogna considerare e rivalutare Piazza dei Cinquecento, che, come un biglietto da visita della Città, si apre alla vista dei turisti sulle Terme di Diocleziano, vero Parco Archeologico.

“Vogliamo che Roma recuperi il ruolo di motore, anche economico, non solo italiano, ma Europeo,” ha concluso il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Che ha annunciato la prossima costruzione di un Termovalorizzatore per liberare Roma dalle montagne di rifiuti che la soffocano e renderla una Città degna delle altre capitali europee.


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