S. SEVERA: SALVARE IL PARCO E LA MEMORIA DELLA CHIESA DELL’IMMACOLATA E DEL CONVENTO DEI FRANCESCANI SI PUÒ E SI DEVE

Nella sua interlocuzione con il Ministero della Cultura - che proseguirà a breve dato che non risulta ancora emanato il parere della Soprintendenza sul nuovo progetto di edificazione predisposto dopo la sentenza del TAR - Italia Nostra sosterrà fino in fondo le ragioni della cultura insieme a quelle della tutela ambientale e paesaggistica di S. Severa.

Italia Nostra ritiene che l’ultima oasi di verde non ancora edificato (un ettaro tra oltre settanta ettari di belle ville e residenze per villeggiatura) in uno dei più suggestivi tratti di costa del Tirreno laziale può essere salvata da un atto di buona urbanistica, che si può e si deve fare.

Modificare una destinazione urbanistica impressa 40 anni fa -  peraltro di assai dubbia legittimità in quanto non ha tenuto conto di un atto d’obbligo al mantenimento della destinazione d’uso a casa di religiosi, richiesto dal Comune per poter accordare un ampliamento di quanto all’epoca esistente -  sulla base di nuove valutazioni tecniche e giuridiche (si pensi alla presenza di “usi civici” e all’usucapione di aree demaniali) e coerentemente agli indirizzi europei e nazionali per il contenimento del consumo di suolo - è sempre nella discrezionalità dell’amministrazione comunale.

Italia Nostra confida che il Consiglio Comunale assuma le proprie determinazioni sentendosi libero da indebiti condizionamenti.