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LAVORI IN VIA VITTORIO EMANUELE ORLANDO, ANTISTANTI IL PLANETARIO.

Italia Nostra Roma
Pubblicato in Comunicati Stampa · Giovedì 26 Ott 2023
Tags: TemplumGentisFlaviae
Foto Wikimedia Commons

UN'OCCASIONE PER EFFETTUARE UNO SCAVO ARCHEOLOGICO ALLA RICERCA DEL TEMPLUM GENTIS FLAVIAE
Dalle fonti storiche sappiamo che Domiziano fece costruire nella zona del Quirinale - dove scavi recenti hanno riconosciuto la sua presenza nell’area in seguito occupata dall’angolo occidentale delle Terme di Diocleziano, in particolare al di sotto del Planetario - un edificio destinato ad essere allo stesso tempo sepolcro e sede di culto della sua famiglia, il Templum Gentis Flaviae. Il complesso monumentale (lungo 125 m), esteso fino all’attuale chiesa di S. Bernardo, comprendeva un edificio a pianta centrale che ricade in un cortile delle terme e che pare sia stato risparmiato dalla successiva eliminazione e realizzazione delle Terme di Diocleziano. I numerosi frammenti di rilievi di età domiziana appartenenti alla decorazione del tempio, rinvenuti nel 1901, al momento della realizzazione di piazza della Repubblica, e il ritrovamento a un centinaio di metri di distanza del gigantesco ritratto marmoreo di Tito, certamente postumo, appartenente a una statua di circa 9 m di altezza (ora al Museo Archeologico di Napoli), confermano l’esistenza del tempio.

La struttura principale comprendeva il sepolcro e in alto una rotonda a cupola modellata sul Pantheon che si trova più o meno al centro del largo antistante al Planetario, a pochi centimetri al di sotto del piano di calpestio, e quindi si può facilmente scavare: si tratta di un’operazione di costo limitato, ma certamente di grandissimo rilievo storico e artistico, che permetterebbe il recupero di un monumento fondamentale per la conoscenza dell’architettura romana.

In ogni caso, Italia Nostra ritiene impensabile realizzare qualsiasi tipo di intervento in un sito di tale rilevanza senza prima aver effettuato una preliminare ricognizione tramite uno scavo archeologico.
 
L'occasione è anche motivo di riflessione sull'assetto del Museo Nazionale Romano delle Terme, attualmente in corso di ri-progettazione ed anche delle sue parti - come lo stupendo pavimento in mosaico della palestra - assurdamente divise dalla via Cernaia: una strada che forse può essere rimossa in funzione di un più logico ricongiungimento dell'importantissimo monumento conforme ad una partecipata proposta di cultura civica.

Se ne parlerà durante l’incontro che si svolgerà nella mattinata di venerdì 27, presso la sede centrale di Italia Nostra in Viale Liegi 33, con:

Filippo Coarelli, Accademico dei Lincei
Gianni Bulian, architetto, cultore del restauro architettonico
Michele Campisi, Segretario generale Italia Nostra
per info: ufficiostampa@italianostra.org




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