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PRG E NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE, ITALIA NOSTRA: “CI BATTIAMO PER NON STRAVOLGERE IL VOLTO DELLA CITTÀ”

Italia Nostra Roma
Pubblicato in Comunicati Stampa · Martedì 09 Apr 2024
Tags: NTAPRG
Italia Nostra Roma richiama l’attenzione sulla tutela del Centro storico della città e sui quartieri novecenteschi, di pregiata edilizia, che potrebbero essere stravolti da interventi surrettiziamente introdotti dalla applicazione del Piano casa delle Regione Lazio, dalla legge di Rigenerazione urbana e dalla variante delle Nta del Prg, deliberata dalla Giunta capitolina. Serve una seria riflessione, che riporti l’urbanistica al centro del dibattito e avvii un confronto approfondito
 
 
Seguiamo con attenzione e con viva preoccupazione, l’ter della proposta di variante delle Norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale di Roma, approvata con delibera di Giunta 15320 del 2023 che sta per essere discussa in Aula Giulio Cesare. Le nostre perplessità, le abbiamo manifestate nelle due audizioni in VIII Commissione capitolina Urbanistica ma, ancora una volta, vogliamo riportare l’attenzione sui pericoli insiti in quelli che sono visti come interventi di “Rigenerazione”, che della vera rigenerazione urbana non hanno alcuna caratteristica.

 
L’urbanistica deve tornare al centro del dibattito cittadino, coinvolgendo tutti gli attori interessati affinché, presunte operazioni di decoro urbano dietro cui si nascondono intenti del tutto diversi, siano scongiurate, attraverso una corretta interpretazione delle leggi vigenti e un definitivo abbandono di scappatoie normative che rischiano di stravolgere – e i parte hanno già stravolto – testimonianze architettoniche di pregio, compromettendo irrimediabilmente il tessuto urbano non solo del centro ma dei quartieri limitrofi che contribuiscono a fare di Roma un unicum nel mondo.

 
Italia Nostra ancora una volta richiama l’attenzione su interventi che, appellandosi a tali norme, con premio di cubatura ed evidenti opere disfunzionali sotto il profilo estetico, hanno deturpato il paesaggio urbano e cancellato la memoria storica della città. Per questo, abbiamo coinvolto esperti, urbanisti, rappresentanti dei cittadini, per l'avvio di un dibattito e un confronto con le istituzioni, che non possono ignorare questo nostro appello. In nome della salvaguardia del patrimonio storico-urbanistico della Capitale e della centralità di principi irrinunciabili nella tutela.

 
Facciamo nostre le posizioni emerse nel corso del convegno dell’8 aprile da noi promosso, “Roma in trasformazione? Quale città, come e con quali strumenti” espresse dall’urbanista Carlo Cellamare e dal presidente Inu Lazio Paolo Colarossi. Sosteniamo con convinzione la battaglia contro la speculazione in atto a Villa Bianca - ex clinica riconvertita a edilizia residenziale – vicenda illustrata da Alessio Amodio, nostro sostenitore da tempo. Così come rammentiamo con allarme i noti casi di stravolgimento di Villa Paolina, di via Ticino e l’ecomostro di via San Valentino.

 
Serve una regia pubblica nella pianificazione degli interventi, che promuova un’alta qualità urbana, mettendo al centro lo spazio pubblico quale spina dorsale della rigenerazione, con strumenti urbanistici certi, il coinvolgimento della collettività e un confronto con gli imprenditori improntato a una visione di Roma “alta”, non più ispirata a una ambigua valorizzazione di impronta meramente economica.  


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