APPELLO AL SINDACO: IL PARCO DI TOR FISCALE PERCHÉ DISTRUGGERE QUESTA REALTÀ
Egregio Sindaco,
da più parti, ci è pervenuta la richiesta di sottoscrivere un appello per salvaguardare e dare continuità a una realtà come quella del Parco di Torre del Fiscale, che ha costituito un esempio unico di gestione partecipata nell’interesse di tutta la collettività, di una parte preziosa e monumentale del Parco dell’Appia, strappata ad abusi e degrado del quartiere periferico omonimo, grazie anche ai tanti anni di lavoro spesi da una coraggiosa e pionieristica associazione di donne che ne aveva ottenuto la concessione e richiesto il rinnovo al VII municipio competente per territorio, che ha deciso invece di interrompere quest’esperienza, malgrado una direttiva di Giunta del 15 febbraio 2023 che aveva dato mandato alla Direzione amministrativa di rinnovare la concessione.
Siamo certi che ben conosce il ruolo e l’impegno storico della nostra associazione a livello nazionale e internazionale per la realizzazione compiuta del Parco dell’Appia, che ci ha portato anche recentemente il 25 maggio a convocare una conferenza stampa nella sala Antonio Cederna dell’Ex Cartiera latina sede del Parco regionale, per denunciare le emergenze maggiori e i problemi non risolti dal traffico infernale automobilistico, alla costante perdita di fruizione pubblica di terreni agricoli di valore storico paesaggistico. messi in vendita dai proprietari su cui deve invece essere attivatala tempestivamente la prelazione di acquisto pubblico in esercizio di legge alla Regione Lazio.
In questo contesto, a maggior ragione consideriamo davvero assurdo che venga messa in discussione e azzerata un’esperienza modello che via via, ha conquistato rispetto, consenso e collaborazioni da Istituzioni pubbliche, Enti scientifici e Associazioni culturali.
Auspichiamo un confronto pubblico alla sua presenza che possa sciogliere i nodi ed evidenziare i termini di garanzia, trasparenza e responsabilità delle scelte che fa l’Amministrazione comunale e municipale nell’interesse ultimo di un Bene comune difeso, riconosciuto e vissuto da più realtà territoriali e cittadine.