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ASSURDO ATTACCO AL COMPLESSO FORO ITALICO / MINISTERO DEGLI ESTERI

Italia Nostra Roma
Pubblicato in Comunicati Stampa · Lunedì 03 Giu 2024
Tags: SosPiniAlberiEAlberateDiRoma
Oggi dobbiamo denunciare come, dopo il Pincio, gli Uffici del Dipartimento Ambiente, per il tramite delle Ditte cui si affidano, nella reiterata assenza di avvisi ed esposizione di perizie, sono all'attacco demolitorio anche dei pini che circondano il Ministero degli Esteri.

Nell’ultimo mese, con la scusa del rifacimento del manto stradale e dell’eliminazione di alcuni dossi provocati dalle radici, approfittando di una chiusura provvisoria della strada, in viale Antonino di San Giuliano, sono stati alla chetichella già eliminati ben dieci pini su trenta: il 30 per cento.
Nel parallelo viale Paolo Boselli lo scorso autunno ne vennero tolti cinque degli otto che erano sopravvissuti negli anni: il 60 per cento.
 
Curiosamente, tornata la strada transitabile, nessun lavoro è stato fatto su dossi e sull'asfalto. Se ne deve dedurre che lo scopo non era l'immediato risanamento della pavimentazione, in un asse stradale assai importante che porta all’Olimpica dal Lungotevere, bensì quello di sfoltire per poi eliminare, alla chetichella, i Pini. Ed insieme per farne seguire, per caso, una eliminazione delle malformazioni stradali, da effettuare in tranquillità, senza dover sottostare alle nuove e più dispendiose tecniche che - come tutti sanno - possono fare convivere felicemente i Pini con pavimentazioni stradali perfette. Come si sta facendo a Casal Palocco, senza abbattere alcun pino.
 
I Pini del Ministero degli Esteri erano sani ed infatti erano stati sottoposti a due verificati trattamenti endoterapici contro la Toumeyella; svettavano dritti e con un’età ancora giovane, da poter evitare le teorie ascientifiche del fine ciclo vitale. Pochi, grazie al metodo dei "tagli alla spicciolata", di sono accorti dell’accaduto.

Presto però anche al Foro Italico /Esteri /Monte Mario si vedranno le ferite inferte, e quelle che ci dobbiamo attendere, ad uno dei più rappresentativi e preziosi patrimoni arborei costituiti da Pini, concentrato intorno al Foro Italico, allo Stadio dei marmi ed agli Esteri.

Non a caso siamo ai margini del contesto vincolato monumentale del Foro Italico, collocato tra i tre stadi ed il Ministero degli Esteri e di certo in area gravata da vincoli paesaggistici. Siamo entro un ambito urbano nel quale il pino domestico ha sin dall’inizio costituito un unicum inscindibile con i notevoli complessi architettonici presenti e con la retrostante quinta naturale di Monte Mario.
Questo grandioso complesso nacque dall’idea dell’Arch. Enrico del Debbio che circa un secolo fa, nel 1932, volle connettere tra loro tante splendide architetture nel verde sfolgorante delle chiome dei Pini.

Come diceva il Prof Giorgio Muratore: Roma possiede con questo complesso una delle più straordinarie opere della architettura moderna, con intere Università che giungono a Roma anche e solo per poterla vedere e studiare. Si può permettere che ignoti operatori pubblici e private ditte possano arrogarsi il diritto di manomettere tanta storia e tanta bellezza? Alla chetichella!


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